Barbara Pianta Lopis - ultimi interventi
Barbara Pianta Lopis - 25-11-2009
Cimitile è un piccolo paese ai confini della provincia di Napoli. Circa 6/7000 abitanti e uno dei più importanti siti archeologi di chiese e arte paleocristiana. Tre plessi scolastici di scuola materna, elementare e media. Per le superiori bisogna spostarsi nei centri più grandi limitrofi (Nola e Cicciano).

La storia che vi vengo a raccontare vuole essere testimonianza di quanto anche i piccoli centri, dove notoriamente regna la tranquillità e la pace, comincino a dormire sonni poco tranquilli.
Barbara Pianta Lopis - 22-05-2007
Caro Ministro Fioroni,

la prego non parli di tempo pieno a Napoli, ma soprattutto di tempo pieno a Scampia.
Se non lo sa, allora glielo dico io, perché a Napoli il tempo pieno è quasi inesistente. Tre le motivazioni principali:

1. Strutture inadeguate,
2. Alta disoccupazione
3. disincentivazione all'atto delle iscrizioni.

Io mi ricordo ancora, quando ho iscritto il mio primo figlio a tempo pieno la prima volta, era l'anno scolastico 1998/1999. L'unica scuola più vicina con il tempo pieno, non quella di fronte casa, a circa 1,5 km, mi ha costretto ad accompagnare mio figlio per ben 5 anni ogni mattina con la macchina.
La scuola non ha refettori sufficienti per garantire una qualità di mensa decente, per cui a turno si mangia in classe, la palestra non è sufficiente a garantire le due ore di attività motorie (programmi dell'85) a tutte le classi, non ci sono laboratori, non ci sono sufficienti computer per tutti.
All'atto dell'iscrizione si è fatto di tutto per dissuadermi da questo tipo di iscrizione, elencandomi tutti i difetti del tempo pieno. Solo dopo mia insistenza, hanno accettato l'iscrizione.
Non c'era nemmeno il POF, all'atto dell'iscrizione!

Non abbiamo cortile, che viene invece usato come parcheggio, non abbiamo un'aula di musica, non abbiamo una biblioteca degna di essere chiamata tale. I bambini passano tutto il giorno in classe, con attività frontali, interrotte qualche volta da lunghe ricreazioni. Non abbiamo più le compresenze, e abbiamo sempre sopperito noi genitori per i materiali didattici, per non parlare di carta igienica e sapone.

A volte ho pensato di essere una madre troppo caparbia e ingiusta, nel scegliere un T. P. così poco "tempo pieno" e tanto "tempo vuoto" per i miei figli.

In tali condizioni e con un alto tasso di disoccupazione femminile, quale genitore sceglierebbe 40 ore, invece di 30? (Pardon, 27+3 opzionali e facoltative!)
Barbara Pianta Lopis - 16-01-2007
In questi otto mesi di governo di centro-sinistra è stato spiegato al popolo della scuola, che non era possibile continuare nella logica di nuove riforme in sintonia con i nuovi governi che si succedono. Quindi, anche per quanto riguarda lo specifico ...
Barbara Pianta Lopis - 15-12-2006
Quella che segue è la lettera inviata alle case editrici per chiedere che per il prossimo anno siano dosponibili testi scolastici che tengano conto dei programmi dell''85 e del '79 tuttora in vigore.

Invitiamo tutti i docenti a fare altrettanto, a nome personale o collettivo, utilizzando gli indirizzi e-mail che pubblichiamo in fondo, magari cercando anche gli indirizzi dei promotori locali reperibili sui siti degli editori.



Alle case editrici
All'Associazione Italiana Editori
Al Ministro della Pubblica Istruzione
Alle Commissioni Cultura di Camera e Senato


Dicembre 2006

Già nell'era Moratti contestammo la legittimità della prescrittività delle "Indicazioni Nazionali" allegate al decreto 59/04 e conseguentemente, di fronte ad un panorama editoriale che le assumeva invece integralmente, richiedemmo in molti la ristampa delle vecchie edizioni pre-riforma o procedemmo all'adozione alternativa.

Nel corso degli ultimi mesi ci sono state ripetute prese di posizione del Ministro e dei suoi viceministri in merito alla "transitorietà", "inadeguatezza", "non prescrittività" e alla necessità di un superamento delle Indicazioni Nazionali, nonché alla contemporanea vigenza dei Programmi del 1985 per la scuola elementare e dei programmi del 1979 per la scuola media. Veniva peraltro ribadito dai titolari del Ministero che la scelta nella definizione dei contenuti del percorso pedagogico e didattico fosse fondata sul piano dell'offerta formativa delle scuole e sulla libertà di insegnamento.

Ma una scelta libera e consapevole da parte dei docenti si esercita pienamente anche con il concorso di un offerta ampia e plurale a livello di testi scolastici, che sono tuttora invece modellati sulle Indicazioni Nazionali in via di soppressione.

Chiediamo pertanto alle Case Editrici di garantire la possibilità reale di una libera scelta delle docenti e dei docenti nelle adozioni del prossimo anno, offrendo anche testi che sviluppino le tematiche e i contenuti dei Programmi ancora vigenti.

Sollecitiamo il Ministero della Pubblica Istruzione ad emanare, coerentemente con le posizioni espresse nel merito delle Indicazioni Nazionali, una nota di indirizzo alle case editrici, quantomeno perché le scuole si trovino di fronte ad opzioni realmente diverse sul piano dei contenuti, delle tematiche sviluppate e delle conseguenti modalità comunicative.

Sarà nostra premura, in ogni caso, incoraggiare e promuovere, nel rispetto delle libere scelte delle scuole, ogni iniziativa delle case editrici disponibili a rispondere adeguatamente a richieste che provengono da docenti di tante parti d'Italia.

Le insegnanti e gli insegnanti
dei Comitati promotori la legge di iniziativa popolare n.1600 della XV legislatura,
Foruminsegnanti.it,
ReteScuole.net,
Comitato bolognese Scuola e Costituzione

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